Terracotta da giardino: caratteristiche
La Toscana, terra ideale per la terracotta da giardino
La terracotta è un materiale duro e resistente ottenuto dopo un processo di cottura a circa 1000° centigradi da una miscela fatta di argilla e materiale inerte, in genere arenaria.
In Toscana, nella zona di Firenze e Siena, dove il sottosuolo è ricco di ottima argilla con elevata resistenza meccanica (ideale per creare prodotti di grandi dimensioni), si è sviluppato nei secoli l’artigianato delle terrecotte da giardino.

I diversi tipi di argilla
Le argille di Impruneta e di Siena sono tra le migliori argille per presenza di galestro e ossido di ferro, grazie alle quali è possibile realizzare vasi con alta resistenza meccanica e porosi, ideali per la vita delle piante.
Argilla con galestro
Questa argilla è stata introdotta verso la fine degli anni 90 per imitare la caratteristica dell’antigelività propria dell’argilla di Impruneta. Il Galestro è una roccia friabile tipica della Toscana, che conferisce al prodotto finito una resistenza al gelo anche oltre i 20-25 gradi sotto zero.
Caratteristica della produzione in argilla Galestro è una evidente granulosità, non liscia al tatto e colorazione rossastra con sfumature bianche.
È possibile addizionare questa argilla con speciali ossidi per ottenere un prodotto finito colorato, apprezzato soprattutto nello stile contemporaneo.

Argilla di Impruneta
La più famosa argilla Galestro al mondo è quella di Impruneta, che è estratta da centinaia di anni, in modo naturale e senza altre sofisticazioni, dalle colline della zona di Impruneta, nelle vallate dei fiumi Ema e Greve.
Gli articoli prodotti con questa argilla sono al top della categoria e spesso si trovano in importanti giardini di tutto il mondo.
Se la produzione è svolta a colombino (completamente a mano senza nessuno stampo) è difficile avere copie perfettamente uguali dello stesso articolo. Alternativamente, si lavora a calco in gesso (con ausilio di stampe in gesso).
La cottura raggiunge circa 1020-1030 gradi con un ciclo di oltre 40 ore (dipende molto dalla dimensione del materiale) e una lunga fase di maturazione. È possibile anche ottenere prodotti colorati addizionando l’argilla con speciali ossidi, preparata direttamente dall’azienda.

Terracotta di Siena
Estratta delle colline senesi, dopo quella con Galestro è l’argilla migliore con la quale si fabbricano i vasi di grandi dimensioni.
Ricca di ossido di ferro, da cotta assume il rosso scuro di toscana, colore uniforme molto apprezzato negli Stati Uniti degli anni 1980-1990.
I vasi realizzati con argilla di Siena sono resistenti fino a 15° sotto zero e i nostri clienti del nord Europa la utilizzano con soddisfazione.
I modelli, grazie all’antica tradizione senese, sono raffinati e finemente realizzati sia di stile classico toscano o moderno e anche con finiture antiqua. Più per un problema di marchio che di qualità, i prodotti realizzati con terra di Siena sono molto meno costosi di quelli di Impruneta ma ugualmente molto validi per la qualità e bellezza del prodotto.

Le migliori terrecotte, quelle fatte a mano, hanno un tempo di produzione che varia dai 25 ai 40 giorni, dipendente dalla dimensione dell’oggetto e dal periodo (stagione) di produzione. Maggiore la dimensione e più fredda la stagione, più lungo è il ciclo di lavorazione e essiccazione del prodotto.
Le fasi
La cura con la quale vengono svolte le fasi del ciclo di produzione determina anche la durata e la qualità del vaso di terracotta. Con la stessa argilla, si possono ottenere prodotti qualitativamente diversi se non si eseguono bene le suddette fasi di lavorazione.
Cercare di risparmiare nei tempi e nei costi di produzione, ad esempio utilizzando macchine, con stampi in ferro o facendo cicli di cottura rapidi, porta una minore resistenza meccanica.
Assicuriamo che le nostre terrecotte sono realizzate usando la tecnica a calco su gesso e cicli di cottura di almeno 36 ore (*) con lungo stazionamento o maturazione a 1000 gradi.
Il ciclo si compone delle seguenti fasi
Dopo aver calcato le parti (le sezioni della stampa) il pezzo viene montato e unito calcando gli angoli


2. Rifinitura
Una volta sformato dalla stampa, il vaso viene allisciato e ripulito dalle grinze tramite la stecca
3. Essiccazione
Dopo che il vaso è stato ripulito, viene fatto essiccare naturalmente per farlo intostire e solo successivamente è portato nella stanza di essiccazione dove assume il classico colore bianco


4. Cottura e raffreddamento
La fase di cottura è tra le più delicate: è molto importante che dentro il forno ci sia la giusta ossigenazione
5. Bagnatura
Terminata la cottura, i vasi sfornati devono essere immersi in acqua per spegnere le impurità calcaree


6. Imballaggio
Imballaggio: tra i vasi è posizionata una buona quantità di truciolo